Un anno di attività celebrato tra amici. Sintetizziamo così la serata organizzata dalla nostra associazione presso il TeatrOreno, a Oreno, lo scorso 13 dicembre. Un incontro che ha visto la partecipazione di personalità delle istituzioni, dirigenti delle Asst del territorio, primari e chirurghi dell’Ospedale di Vimercate, ospiti dell’attuale “Casa Francesco” e amici di “Mio Fratello Odv”. È stata l’occasione per tratteggiare, in un teatro in grado di regalare un buon colpo d’occhio (circostanza che, non lo nascondiamo, ci ha regalato una certa soddisfazione), il primo anno di attività dell’associazione.
Non stiamo a ripetere i risultati ottenuti, di cui si trova ampia informazione sul sito ufficiale. Preferiamo, invece, focalizzare l’attenzione su come “Mio Fratello Odv” abbia consolidato, in pochi mesi, la presenza sul territorio.
Si tratta di una sfida, come ha spiegato il presidente Stefano Martini nel suo intervento, «da rinnovare e confermare, in termini di risultati, anche nel nuovo anno». Come? Soprattutto attraverso una maggiore sensibilizzazione dei volontari e degli iscritti (da non considerare come banale manodopera, ma determinante valore aggiunto), facendo tesoro delle esperienze già acquisite.
Un particolare ringraziamento, per la vicinanza alla nostra associazione e per il contributo fornito all’incontro, va rivolto al sindaco di Vimercate, Francesco Cereda, al dott. Christian Cotsoglou, direttore Uoc Chirurgia Asst di Vimercate, al dott. Marco Trivelli, direttore generale Asst Brianza, al dott. Stefano Granieri Asst Brianza e a Mirko Campini, del Centro Diurno Disabili di Usmate-Velate, a cui la nostra associazione, al termine della serata, ha donato un notebook. «Sono rimasto particolarmente colpito dalla partecipazione di cittadini e amici all’evento organizzato dalla nostra associazione per celebrare il primo anno di attività – ha commentato Stefano Martini, presidente di Mio Fratello Odv – ». «Eppure, a donare nuova energia alla realtà che rappresento sono i piccoli grandi gesti di chi è entrato in contatto con il mondo di “Mio Fratello”.
Per esempio, quello di una coppia di Anzio, ospite tempo fa di “Casa Francesco”, capace di percorrere, in auto, oltre 600 chilometri per esserci accanto, portare alla sala la loro testimonianza e un emozionante ringraziamento. Una circostanza che ci induce a moltiplicare gli sforzi e che, altresì, regala a tutti noi nuove motivazioni».