Cos’è il tumore del fegato?
Il fegato può essere la sede di numerosi tipi di tumore. Può essere primitivo, quando nasce all’interno del fegato (il più frequente è l’epatocarcinoma) o, più spesso, secondario, quando deriva da un tumore che si è sviluppato in un altro organo e si è esteso al fegato (metastasi epatica). Più raramente questo tumore può svilupparsi nei dotti epatici, condotti che portano la bile dal fegato alla colecisti (colangiocarcinoma).
Quali sono le cause?
L’epatocarcinoma nasce principalmente nei fegati con epatiti croniche, soprattutto quando si è già sviluppata la cirrosi. Altre cause possono essere l’abuso di sostanze alcoliche, esposizione a sostanze tossiche, disordini metabolici.
Quali sono i sintomi?
I sintomi del tumore al fegato si presentano generalmente in fase avanzata e non sono specifici, motivo per cui la diagnosi può essere ritardata: stanchezza, nausea, perdita di peso, appetito, colorazione gialla della cute, dolore al fianco destro e alla parte superiore dell’addome.
Come fare diagnosi?
Dato che i tumori al fegato si sviluppano più spesso in pazienti che hanno una cirrosi di lunga data causata dall’epatite B o C o da un abuso di alcool, è importante che questi pazienti svolgano controlli periodici con un epatologo. In seguito alla visita medica, nel caso in cui il medico riscontri la presenza di sintomi che possono far sospettare la presenza di un tumore al fegato, possono essere prescritti diversi esami:
- Ecografia addome
- Tomografia computerizzata (TC)
- Ecoendoscopia e Colanguiopancreatografia retrograda endoscopica (ERCP)
- Biopsia epatica
- Elastografia epatica (fibroscan)
Queste indagini servono a determinare lo stadio del tumore e le sue caratteristiche (ovvero capire se è primitivo o una metastasi). Solo una volta determinato lo stadio e le caratteristiche del tumore sarà possibile pianificare la terapia.
Come si può curare il tumore del fegato?
Il trattamento del tumore del fegato è complesso e richiede l’intervento di più specialisti. La tipologia di trattamento utilizzato dipende dalla quantità e dal volume dei noduli tumorali presenti, dalla loro localizzazione, dalla eventuale diffusione del tumore agli organi contigui. Essenziale è anche valutare le condizioni generali e lo stato di salute del paziente, soprattutto quando si tratta di adottare un intervento di tipo chirurgico. Lo studio preoperatorio con indagini radiologiche e ricostruzione 3D permette di studiare il rapporto del tumore con i vasi vicini. Se il tumore è localizzato e resecabile si può intervenire chirurgicamente asportando la parte di fegato interessata dal tumore. Se il tumore localizzato non resecabile (per eccessiva estensione o per le condizioni generali del paziente) si possono utilizzare differenti approcci: radiofrequenza, chemioembolizzazione (infusione di chemioterapici in uno dei rami dell’arteria epatica), radioembolizzazione (infusione nell’arteria epatica di sostanze radioattive che colpiscono le cellule tumorali) e trapianto. La tecnica da utilizzare andrà valutata in base alla sede e alle dimensioni del tumore. Nel caso del colangiocarcinoma o delle metastasi epatiche da altri tumori, la diagnosi e la terapia possono essere differenti e andranno stabilite dopo discussione in team multidisciplinare.